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Intervista all'artista Nicola Franceschini fatta dal Blogger Domenico Marigliano


Artista napoletano Nicola Franceschini nella sue opere sviluppa una visione chiara ed equilibrata della vita contemporanea, i colori, i volumi e le forme conferiscono un preciso valore artistico a ciascuna opera. L’armonia delle sue creazioni, sono orientate a dare vita a tensioni e sconfinamenti,un artista a 360 gradi.

Domenico Marigliano Blogger: Nicola racconta come ti sei avvicinato all'arte.

Nicola Franceschini: Sicuramente il mio percorso esistenziale ed artistico corre su binari non propriamente canonici. Ho cominciato a lavorare da giovane e ho dovuto imparare molto presto a guadagnarmi la vita e a fare i conti con l'esistenza, e questo inevitabilmente mi ha lasciato un segno, che mi porta a prendere la vita di petto e controvento, vivendola quasi come una sfida, senza mediazione alcuna. La mia vicenda personale è molto tormentata, soprattutto perquesta crisi che sta attanagliando la nostra nazione; questo mi spinge a vivere le cose in modo passionale, non convenzionale, controvento, cercando la ragione anche laddove tutto è contro, pur di non arrendermi ad un sistema di vita che io non approvo. Non salirei mai sul carro del vincitore: tra due strade, una bella, lineare e una sconnessa, difficile, scelgo sempre la seconda.

Domenico Marigliano Blogger: Quindi per te le cose non sono di certo facili!

Nicola Franceschini: Direi proprio di no. Tutto quello che ho poco quasi niente ma so che quel poco me lo sono guadagnato, usando la creatività per inventare quello che mi poteva servire. Da bambino mi facevo i giocattoli con il filo di ferro, dal momento che in casa non c'erano abbastanza mezzi per acquistarli. Ma questo non mi ha depresso o inibito, anzi ha stimolato la mia creatività, per cui da sempre ho con gli oggetti un rapporto estremamente creativo, per cui recupero e rimaneggio tutto ciò che è vecchio e che gli altri magari buttano via.

Domenico Marigliano Blogger: Mi sembra, guardando le tue opere, che questo tuo passato abbia influenzato positivamente il tuo modo di fare arte.

Nicola Franceschini: In effetti questa attitudine creativa del recupero degli oggetti l'ho riversata anche nel fare arte, dal momento che vivo il mondo attorno a me come possibile serbatoio delle mie esperienze artistiche, per cui ogni oggetto può divenire materia da lavorare per fare una nuova opera; ad esempio, un manifesto strappato, un cartellone, un piatto una cravatta, un disco vecchio possono divenire la base di un mio quadro, se le tracce su di esse mi colpiscono la fantasia e mi suggeriscono immagini.

Domenico Marigliano Blogger: La tua è un'arte vissuta a tutto tondo, è un processo di creazione continua, instancabile, quotidiana.

Nicola Franceschini: Sì, io faccio arte con qualsiasi oggetto, anche se, per sua natura, non è attinente al mondo artistico, lo prendo, lo rimaneggio.

Domenico Marigliano Blogger: D'altra parte questo modo di fare arte è all'origine della rivoluzione attuata da Marcel Duchamp agli inizi del '900, quando un w. c. divenne La fontana; la poetica duchampiana dell'object trouvée, ossia di spostare gli oggetti dalla loro logica d'uso abituale, quotidiana, trasferendoli in un contesto diverso, per trasformare la loro capacità di significazione in qualcosa di diverso da quella originale, ha rivoluzionato le fondamenta del fare arte, dando un forte impulso al mondo artistico. Senti di appartenere a questa poetica?

Nicola Franceschini: Sento che a questo percorso mi accomuna il fatto di creare con tutto, di voler comunicare al mondo con qualsiasi oggetto, anche il più misero, che così acquisisce dignità. Sono attratto da tutto quello che è vecchio, dalle tracce del tempo sulle cose: esse raccontano sempre una storia, bella o brutta che sia. Un oggetto vecchio ormai ha finito il suo compito: nessuno lo vuole più. A quel punto io lo prendo, lo rimaneggio e l'oggetto ha così un nuovo volto, torna a vivere. Io cerco di fare qualcosa di nuovo in modo differente, senza dimenticare le vecchie cose che la nostra società ricca non vuole più.

Domenico Marigliano Blogger: Queste vecchie cose sono come gli anziani nella nostra società: nessuno li vuole, anche se hanno tanto da raccontarci. Il tuo ready made ci riporta tutto quello che la società opulenta butta via: tu dai nuova vita a quello che sarebbe destinato a finire nelle discariche.

Nicola Franceschini: Per me è fondamentale non solo avere idee, ma anche avere il coraggio di realizzarle; ricordo, ad esempio, che anni fa mi venne chiesto un quadro per una mostra sull'erotismo: io l'ho realizzando attaccando un cravatta e trattandola poi con il colore. Lo strano abbinamento tra la cravatta e i colori , un supporto della tradizione, e un oggetto d'uso quotidiano come la cravatta, questo colpisce molte persone. Inoltre per me Arte è tutto ciò che può fare cultura, è un arricchimento per le persone; dove c'è cultura, sensibilità, non c'è violenza e questo ha molte ripercussioni nel sociale a mio parere. La mia arte è spesso un modo di criticare la nostra società, verso la quale io spesso nutro forti dubbi. Io non temo il diverso da me, amo dialogare per capire, per affrontare la realtà. Dal dialogo con gli altri possono emergere nuovi modi di approcciarsi alla realtà, nuove possibilità di vedere il mondo sotto sfaccettature sempre diverse.

Domenico Marigliano Blogger: Guardando alla tua produzione artistica, vediamo quali sono i generi e i modi espressivi che preferisci.

Nicola Franceschini: La mia produzione artistica si divide essenzialmente in due filoni: la produzione più propriamente materica e la serie su pulcinella.

Domenico Marigliano Blogger: Da quale delle due cominciamo?

Nicola Franceschini: Dalle opere materiche; della produzione su pulcinella parlerò estesamente per ultima, in quanto è un'autentica passione. Quando faccio opere materiche tratto la tela con i materiali più svariati, per cui alla fine esse diviene quasi un supporto solido, terrestre, su cui poi vado a realizzare l'ispirazione del momento. Non è l'unico supporto che uso: lamiere, ceramica, dischi, cravatte, mattonelle, tutto quello insomma che può attivare la mia fantasia.

Domenico Marigliano Blogger: E per quello che riguarda i colori?

Nicola Franceschini: Anche i colori sono tra i più svariati: Uso molto i colori tradizionalmente usati dai pittori. Tra le altre cose, per me l'uso del colore è molto importante, per cercare l'armonizzazione, l'unita', l'amore che devono esprimere per le persone che guardano le mie opere è qualcosa che faccio seguendo l'istinto, il caso.

Domenico Marigliano Blogger: Quello che mi sorge spontaneo osservare è che queste opere, che tu realizzi con una opera e una cura artigianale, quasi di fatica fisica fatta sull'oggetto, hanno una forza terrestre, sono solide, non aleatorie.

Nicola Franceschini: In effetti è mio desiderio dare energia e forza fisica ai miei lavori. Tra le tante, mi sento di citare alcuni tra gli ultimi lavori, come L'ARTE VINCE LA MAFIA, TECNICA ACRILICA SU TELA ,QUADRO CHE HA PARTECIPATO AL TITTOLO PER IL GRANDE GIORGIO GRASSO ,L'ARTE SI ELEVA E TUTTIO SI TRASFORMA MENTRE IL DESTINO DEI MAFIOSI E' SOLO LA FOSSA .L'ACQUA POI VA A PURIFICARE L'AMBIENTE E LA CULTURA CALPESTATA. Altra opera che reputo molto interessante è "MASCHIO E FEMMINA TECNICA MISTA SU TAVOLA FOULAR CHE SI ANIMANO E DIVENTANO CREATURE VIVENTI "MASCHIO E FEMMINA " VOLTEGGIANO NELL'ARIA PULITA .

Domenico Marigliano Blogger: Quindi nelle tue opere pulcinella ha la stessa funzione dei volti in serie, le Marilyn o le Jackie Kennedy, di Andy Wahrol.

Nicola Franceschini: In effetti è così; io do il volto di pulcinella a tutte le cose, nei miei bricolage, per portare avanti i valori che lui ai miei occhi incarna.

Domenico Marigliano Blogger: Direi che in queste serie dedicate a pulcinella emerge prepotente il tuo talento . Questo gusto per il bricolage, la forma rubata, ritagliata e poi ricomposta, rendendo vani i rapporti tradizionali, il rapporto spazio - tempo.

Nicola Franceschini: Si, in effetti mi diverto a mettere il suo volto ovunque: pulcinella nelle mie opere e' il senso che do alla mia citta' Napoli cerco di dare un omaggio a questa grande citta' che e' divisa tra amori e dolori ma che si ama sempre e non si discute mai.

Domenico Marigliano Blogger: Direi che in questo emerge il tuo talento irriverente, giocoso, ribelle: ti diverti a giocare con le immagini, per ribaltarne completamente il significato e mandarci un messaggio forte e chiaro. Quale?

Nicola Franceschini: Il mio messaggio è che l'uomo è creativo, l'uomo è forte, l'uomo è qualcosa di più dei modelli che ci vengono proposti. Fuori il coraggio, fuori la grinta per diventare quello che siamo e non quello che dobbiamo. Domenico Marigliano Blogger

per contatti rivolgersi direttamente a Nico Franchi pagina fb

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