top of page

Educazione Finto Gender progettato dalla Regione Emilia Romagna con il nome “W l’amore”, un progett


Dall'ideologia Gender,all'uso del preservativo.In Emilia Romagna cresce la protesta contro il manuale voluto dal servizio sanitario dell'Emilia Romagna e che girera' nelle scuole della Regione, il tutto con il Progetto “W l’amore”. Con questo titolo accattivante ed apparentemente innocuo il Servizio Sanitario della Regione Emilia Romagna ha pubblicato un libretto che è stato introdotto nelle scuole secondarie di primo grado e rivolto agli alunni delle classi terze medie. Il progetto, che rientra nel XV Programma per la prevenzione e lotta all’AIDS, è stato realizzato da Soa Aids Nerderlands e Rutgers WFP,Paesi Bassi, in realtà è un sussidio di educazione sessuale che punta particolarmente sulle teorie del gender, omosessualità , contraccezione , gravidanze indesiderate, masturbazione , aborto ecc.Allora cosa si vuole insegnare ai nostri figli si parla di GENDER ma la parola significa Identità di genere, ma qui in Emilia Romagna si sta portando avanti invece un progetto sull' orientamento sessuale. In questo caso si parla di due cose diverse. La prima Gender è il sentirsi uomo o donna, al di là di quello che dice la biologia. Mentre quello che sta portando avanti il progetto Wl'Amore in Emilia Romagna e l’orientamento sessuale è invece l’attrazione che proviamo verso un’altra persona di qualunque sesso sia. Ideologia gender disorienta figli e nipoti fin dalla scuola dell’infanzia“Rigettiamo con forza il tentativo di infiltrare nelle scuole di ogni ordine e grado progetti educativi che, con il pretesto del legittimo contrasto al bullismo, mirano alla destrutturazione dell’identità sessuale dei bambini”, dichiara il prof. Gandolfini. “Teorie senza basi scientifiche – definite dallo stesso Papa Francesco “un errore della mente umana” - che hanno lo scopo dichiarato di rompere ogni corrispondenza tra l’identità sessuale biologica e la strutturazione della personalità, e che di conseguenza disorientano i nostri figli e nipoti fin dalla scuola dell’infanzia modificando la stessa antropologia umana”. A Piacenza i genitori di un ragazzo hanno chiesto l’esonero del figlio dalle lezioni di educazione sessuale impartite dalla sua scuola e in alternativa di frequentare altre lezioni, come succede per chi non partecipa alle lezioni di religione. La preside dell’istituto inizialmente avrebbe risposto alla famiglia che in base ad una sentenza della Cassazione “la scuola può legittimamente impartire un’istruzione non pienamente corrispondente alle convinzioni dei genitori” ma alla fine l’alunno è stato esentato dal corso.In Emilia Romagna l’insegnamento della religione è facoltativo, ma l’ora di autoerotismo e di lode all’sessualità è obbligatoria? Perfino una parte del Pd partito che governa la Regione si e' interrogato su questo progetto, io ora mi chiedo ma cosa sta succedendo in questo mondo ipocrita e corrotto? qui riporto l'iterrogazione fatta da alcuni del pd che hanno chiesto cosa porta il progetto fatto dalla Regione Emilia Romagna per le scuole.

PD, Gruppo Assembleare Regione Emilia-Romagna Bologna, 26 marzo 2015 Alla Presidente dell’Assemblea Legislativa, Simonetta Saliera Interrogazione a risposta scritta Premesso che • Seguendo le indicazioni di documenti e linee guida nazionali e internazionali (OMS 2010, UNESCO 2009, Guadagnare salute in adolescenza 2010), la Regione Emilia Romagna ha predisposto nella passata legislatura la sperimentazione e poi l’implementazione di un percorso formativo, denominato “W l’Amore”, sull’educazione sessuale rivolto ai preadolescenti e proposto alle terze classi delle scuole secondarie di primo grado. • L’obiettivo della Regione Emilia Romagna è quello di promuovere la salute e il benessere psicologico e relazionale dei preadolescenti, per aiutarli a vivere in modo consapevole e rispettoso di sé e degli altri le proprie emozioni e relazioni, favorendo l’espressione dell’affettività nelle relazioni interpersonali, in modo da prevenire discriminazioni, pregiudizi e violenze che riguardano il genere, l’orientamento sessuale, i riferimenti socio-culturali di ciascuno. • Il progetto “W l’amore” prende ispirazione da Long live love, a cura di Soa Aids Nederland e Rutger WFP, attivo nelle scuole dei Paesi Bassi. Esso è stato rivisto e adattato al contesto locale e sperimentato nell’anno scolastico 2013-2014 in tre scuole di Bologna, Forlì e Reggio Emilia. Visto che • La realizzazione dei percorsi formativi in questione ha incontrato critiche e richieste di chiarimenti da parte di genitori, associazioni e singoli cittadini. • È stata contestata una visione non obiettiva su alcune tematiche, un’eccessiva semplificazione su altre ed in generale un approccio che non valorizza adeguatamente la corresponsabilità educativa tra famiglie e scuola, in particolare orientando di preferenza i preadolescenti all’accesso individuale ai servizi.

Considerato che • Il condiviso obiettivo di lotta contro qualsiasi discriminazione e pregiudizio non deve necessariamente implicare un’omologazione dei comportamenti e dei valori. • La delicatezza dei temi trattati e la possibilità di diversi approcci educativi avrebbe dovuto suggerire maggiore attenzione nell’operare una sintesi che potesse risultare più largamente condivisa. Evidenziato che • Il progetto è stato proposto dagli operatori degli spazi giovani agli uffici scolastici provinciali di tutta la regione. Al progetto hanno aderito le 8 AUSL (Bologna, Reggio Emilia, Piacenza, Parma, Modena, Ferrara, Imola e Romagna per i territori di Ravenna e Forlì) per un totale di 17 distretti (Bologna Città, Pianura Est, Casalecchio, Forlì, Reggio Emilia, Piacenza Città, Piacenza Ponente, Parma, Modena, Sassuolo, Carpi, Pavullo, Ferrara, Imola, Ravenna, Lugo e Faenza) su 38 presenti. Le scuole aderenti al progetto sono 36. Le classi aderenti al progetto sono 119 su 184 classi totali presenti nelle scuole aderenti (quindi il 65%) Tutto ciò premesso interroga la Giunta per sapere: • Sulla base di quali evidenze si è giunti a prendere ispirazione dal modello olandese piuttosto che un altro? • In che modo è stato composto il tavolo tecnico che ha predisposto il progetto adattandolo dal citato modello delle scuole dei Paesi Bassi? • È stato previsto un coinvolgimento delle associazioni di famiglie e docenti nella fase di elaborazione del progetto? • Quante scuole hanno preferito non aderire al progetto e con quali motivazioni? • Quanti genitori hanno conosciuto il progetto? Quanti hanno espresso adesione? • Quali sono stati i costi complessivo del progetto? • Quanti allievi hanno partecipato ai percorsi e quanti genitori alle attività preliminari di informazione? • Se la Giunta non ritenga opportuno istituire un luogo di confronto dando rappresentanza anche alle associazioni di famiglie e docenti per valutare insieme il progetto ed eventualmente rivederlo. Ottavia Soncini Giuseppe Boschini Gian Luigi Molinari Giuseppe Paruolo Manuela Rontini

Ora io chiedo a tutti voi cari amici ma i nostri figli che fine devono fare, a noi chi ci ha insegnato come diventare uomini o donne, cosa e' la sessualita', lo abbiamo fatto gradualmente qui invece si vuole far capire ai minori che tutto e' semplice e facile, tutto e' possibile, e cosi cosa si fa un minore davanti a tutto questo come rimarra'? A VOI L'ARDUA SENTENZA.

Domenico Marigliano Blogger

Who's Behind The Blog
Recommanded Reading
Search By Tags
  • Facebook Basic Black
  • Twitter Basic Black
  • Google+ Basic Black
No tags yet.
Follow "THIS JUST IN"
Domenico Marigliano Blogger
bottom of page