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CLAMOROSA REAZIONE DELLA POLIZIA CONTRO IL GOVERNO: “BASTA CI RIBELLIAMO ANCHE NOI”

La situzione è diventata alquanto pericolosa e stavolta la Polizia di Stato dice basta.

Ancora scontro tra forze dell'ordine e governo dopo le recenti proteste inerenti agli stipendi degli addetti alla sicurezza dello Stato e il caos giubbotti antiproiettile scaduti, ora un'altra tegola sta per cadere sulla testa del governo Renzi: la Polizia minaccia lo sciopero se il governo non prenderà immediati provvedimenti sulla questione profughi e sbarchi.

Sciopero della Polizia di Stato

La protesta parte da Cagliari e vede protagonisti i sindacati della Polizia di Stato, ovvero SAP, SILP-Cgil, UGL Polizia, COISP, UIL Polizia che sono pronti ad incrociare le braccia per farsi ascoltare dal governo. I poliziotti sono stanchi di subire una situazione alquanto imbarazzante ed ingestibile. La protesta nasce dalla gestione degli sbarchi di profughi che oramai è al limite della sopportazione. Il governo ha dato piena ospitalità nell'accogliere i migranti ed ora le forze dell'ordine si trovano a dover gestire in piena disorganizzazione un continuo arrivare di extracomunitari, oltre al pericolo del terrorismo islamico, che a causa di migliaia di profughi spariti dai centri accoglienza cresce sempre di più giorno dopo giorno.

Cagliari. Gestione immigrazione e sbarchi - Il Prefetto convoca l'UGL Polizia

Prima una lettera congiunta di cinque organizzazioni sindacali dei poliziotti (Sap, Silp Cgil, Ugl, Coisp, Uil), indirizzata ad alcune autorità (Prefetto, Questore, Sindaco e Governatore),

per denunciare le condizioni di gestione degli sbarchi e dell'immigrazione a Cagliari. Poi, una risposta del prefetto Perrotta, che ha tutto il sapore di uno 'scaricabarile' ("I cittadini stranieri da espellere sono gestiti dalle forze di polizia. Non si tratta di attività di accoglienza e comunque non ci è stato chiesto nulla", ha detto a L'Unione Sarda) per la difficile situazione dei 20 clandestini, in attesa di espulsione, costretti a dormire nei corridoi della caserma di viale Buoncammino. Però, hanno ribattuto le cinque sigle sindacali in un'altra lettera inviata al Prefetto di Cagliari, "se il centro di Elmas è stato chiuso è per sua responsabilità, lasciando senza alcuna alternativa la gestione degli stranieri in attesa di espulsione". Inoltre, essendo autorità provinciale di Pubblica sicurezza, "sembra fuori luogo che scarichi la responsabilità del fallimento nella gestione dell’immigrazione cittadina. Quanto accaduto non è stato un difetto di carattere umanitario, ma una falla nella gestione dell’ordine e della sicurezza pubblica". Quindi, un invito a trasformare le parole ("espresse durante le tante passerelle pubbliche") in fatti per "evitare il ripetersi di situazioni sconcertanti come quelle dei giorni scorsi. Vanno determinate urgentemente strutture idonee, agevolando una sinergia nella pluralità degli organismi che cooperano nelle attività". Resta, comunque, in piedi anche l'ipotesi di "azioni eclatanti se verranno disattese le richieste d’intervento".

il Prefetto convoca i sindacati -

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