LETTERA APERTA ALL’ ARCIVESCOVO DI BOLOGNA ZUPPI INERENTE ALL’APERTURA SULLA COSTRUZIONE DI UNA MOSC
Eccellenza reverendissima, Arcivescovo Zuppi, Mi scuserà se, le scrivo questa lettera da uomo libero e credente, riservo a lei poche righe per testimoniare a nome di tutto il popolo di Dio l’immensa tristezza nel sentire le sue parole, che forse in quel momento lei dichiarava per cercare un dialogo verso islam dichiarando che ci vuole una moschea a Bologna e ha dichiarato che ci vogliono delle feste islamiche nelle scuole. Ora io vorrei chiedere a sua Eccellenza se ha ponderato bene il suo pensiero, non voglio creare nessuna polemica ma in questo momento io mi sento come cristiano amareggiato e preso per i fondelli, perché' non ho sentito in nessuno di voi della chiesa prendere posizione quando sono stati cancellati canti inerenti alla festività del natale, o quando è stato tolto il crocifisso in alcune scuole, o eliminati tutte quelle cose che riportano la nostra identità di cristiani. Ora io mi chiedo se lei e la chiesa state giocando con noi credenti o lo state facendo solo ed esclusivamente per aiutare qualcuno per farlo rieleggere o avere aiuti per le cooperative che si occupano di queste cose. Vorrei ricordare che la Bibbia dice che Dio è in qualsiasi luogo e che non servono Moschee, Chiese, o altri luoghi di culto ma servono solo uomini di fede che hanno voglia di lavorare insieme e portare pace e uguaglianza per tutti. In questo caso lei con quelle sue parole ha fatto un Razzismo al contrario sminuendo la nostra fede per far salire in alto una fede islamica che non vede uomini e donne uguali allo stesso livello, per questo come le ho già detto mi sento del tutto offeso dalle sue dichiarazioni e per questo non crederò più in nessuno di voi preti, suore o chi che sia che usano la religione per scopi non umanitari ma per scopi politici. Il compito di un Vescovo dovrebbe infatti esser quello di “guidare il gregge che gli è stato affidato e non quello di lasciare soli il proprio gregge e no di inneggiare nuove religioni o altri simboli religiosi. Vorrei però, da semplice fedele, porle alcune domande, che mi vengono spontanee dopo aver ascoltato le sue parole.
Mi consenta quindi di chiederle: • Un cattolico, e tanto più un Pastore, non ha il dovere di ammonire chi è nell’errore? E non è tanto più nell’errore chi nega la santissima Trinità, la divinità di Nostro Signore Gesù Cristo, la verginità della Madonna, come fanno gli islamici?
• I fedeli non rischiano di restare confusi vedendo i Pastori che ormai abitualmente intrattengono rapporti con i rappresentati di false religioni, senza peraltro preoccuparsi più di convertire costoro? Di sicuro Lei concorda sul fatto che non c’è salvezza fuori dalla Fede cattolica, come da sempre la Chiesa ci insegna. Non riesco a capire come si possa salvare questo principio fondamentale e nel contempo mantenere rapporti non chiari con i seguaci di false religioni. Ciò, a mio avviso, non giova a quest’ultimi, né giova ai fedeli, che potrebbero essere tentati di credere che qualsiasi “fede” possa salvare l’anima. Come dicevo prima, prendo atto delle sue parole inerenti alla costruzione di una Moschea a Bologna. Mi spiace vedere che uomini di chiesa si battono con anima e corpo per una religione che non parla di amore ma inneggia alla morte all’uccisione degli infedeli che per loro siamo noi cristiani. Mi viene in mente anche un fatto che mi ha turbato molto successe ad Assisi, 27 ottobre 1986, nel corso del quale abbiamo visto, tra le altre cose, un pontefice baciare
il Corano. Ora posso solo pensare che la chiesa o ha le idee confuse o ha segreti e non vuole dirli in giro per non perdere tutti questi fedeli che credono in un dio misericordioso? Le posso solo dire che tutti questi episodi sono stati per me – e non credo proprio di essere il solo – ferite dolorose; episodi che possono solo suscitare molti enigmi. In conclusione la ringrazio anticipatamente e spero che comprenda il mio stato d’animo. Con devoto ossequio.
Domenico Marigliano Blogger
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