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Sfogo di un ex Poliziotto contro lo stato italiano.

 

Domenico Marigliano  Poliziotto penitenziario  in pensione 

Cari Politici italiani mi vergogno di essere rappresentato da voi come ex poliziotto e come ex servitore dello Stato sento di essere stato tradito. Ogni giorno e ogni notte nei 23 anni di servizio come poliziotto, penitenziario, uscivo  di casa per andare a lavorare senza sapere se facevo ritorno alla mia famiglia. La mia  è una professione difficile, non un semplice "lavoro", ma una vera e propria missione. Pur con tutti i miei  limiti personali e umani, nonostante i vostri  tagli cari signori del Governo  dove non avete  risparmiato niente sopratutto  negli ultimi dieci anni, con tutto questo io e tutti i colleghi polizia , carabinieri, forestale, vigili del fuoco, militari abbiamo sempre  garantito la sicurezza dei cittadini e della nazione. Ormai  siamo in guerra. Non è solo una delle tante guerre, ma è "la" guerra. Cari Politici noi  "sbirri" come spesso volgarmente veniamo chiamati  siamo sempre  in prima linea. Di giorno e di notte. Al caldo e al freddo. All’asciutto e al bagnato.  Chi guidando una volante a rischiare in prima linea, chi all'interno dei carceri a contatto con ogni tipo di delinquenti, chi dietro a una scrivania a fornire gli strumenti a chi sta fuori e opera per la sicurezza dei cittadini. Chi dietro a uno scudo stretto accanto ai suoi compagni mentre attorno scoppia l’inferno, letteralmente, e chi lungo un’autostrada a macinare centinaia di chilometri a cercare di fermare folli strafatti prima che sterminino intere famiglie. Dopo  questi 23 anni che ho dato l'anima alla divisa che indossavo per dare sicurezza alla cittadinanza , oggi mi ritrovo caro  Presidente Renzi con una misera pensione e con un blocco del mio tfs da equitalia grazie alla legge salva Italia da lei firmata e inventata da Monti per uccidere la dignita' degli uomini e dei lavoratori , grazie al  braccio armato Equitalia inventata da voi politici per massacrarci. Ora io vi chiedo cari signori politici secondo voi e' normale che dopo anni di duro lavoro un uomo deve essere trattato in questo modo, la sua dignita' deve essere messa sotto i tacchi? Non affannatevi a rispondere, tanto lo so che le mie parole andranno al vento ma questo scritto rimarra' sempre se non viene bloccato da fb, per zittire un uomo che cerca solo di avere i propri diritti rispettati. Caro  presidente Renzi con le sue politiche sta mettendo in ginocchio un intero paese, le sue sono solo chiacchiere e bugie, lei di noi italiani poco gli interessa le fa quello che gli viene ordinato dall'Europa che ci vuole distrutti, e lo sta facendo con una cattiveria senza scrupoli e senza pieta'.

Domenico Marigliano Blogger
ex Poliziotto Penitenziario



 

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Andrea Orlando confessa: Governo sotto ricatto BCE sul Pareggio di Bilancio.

Il Ministro della Giustizia di Renzi, Andrea Orlando, ospite della festa del Fatto Quotidiano insieme a Gustavo Zagrebelski e a Silvia Truzzi, il 3 settembre scorso ha detto con estrema nonchalance quello che su questo blog è almeno dal 2011 che si urla (tra insulti e accuse di complottismo): che la democrazia e la politica sono ricattate dalla finanza (cfr: il più grande complottista del secolo). Ecco le sue parole.

Andrea Orlando: “Oggi noi stiamo vivendo un enorme conflitto tra democrazia ed economia. Oggi, sostanzialmente, i poteri sovranazionali sono in grado di bypassare completamente le democrazie nazionali. Io faccio soltanto due esempi. I fatti che si determinano a livello sovranazionale, i soggetti che si sono costituiti a livello sovranazionale, spesso non legittimati democraticamente, sono in grado di mettere le democrazie di fronte al fatto compiuto.  

Faccio un esempio. La modifica – devo dire abbastanza passata sotto silenzio – della Costituzione per quanto riguarda il tema dell’obbligo di Pareggio di Bilancio non fu il frutto di una discussione nel Paese. Fu il frutto del fatto che a un certo punto la Banca Centrale Europa, più o meno – ora la brutalizzo – disse: “O mettete questa clausola nella vostra Costituzione, o altrimenti chiudiamo i rubinetti e non ci sono gli stipendi alla fine del mese”. Io devo dire che è una delle scelte di cui mi vergogno di più, mi vergogno di più di aver fatto. Io penso che sia stato un errore approvare quella modifica. Non tanto per il merito, che pure è contestabile, ma per il modo in cui si arrivò a quella modifica di carattere Costituzionale“.

Silvia Truzzi: “Cinque mesi, però eh? In cinque mesi passò“. [ndr: nel senso che il bicameralismo perfetto c’era anche allora]

 

Andrea Orlando: “Sì sì, ma infatti… io sto dicendo.. E non mi ricordo gli appelli, le mobilitazioni…“,

 

Silvia Truzzi: “No no, è vero!“.

Gustavo Zagrebelski: “E non ci siamo accorti!“.

Andrea Orlando: “Non cito questo caso per il merito. Cito questo caso per il fatto che in fondo si è trattato del fatto che una democrazia – questa, come la Grecia come altre – sono state messe di fronte a dei fatti compiuti che si erano determinati in ambiti di carattere finanziario“.

Stiamo parlando del Ministro della Giustizia del Governo Renzi, il Governo attualmente in carica, che ammette che la BCE ricattò il Parlamento in maniera totalmente antidemocratica. Un colpo di Stato. Cos’è un colpo di Stato se non la presa del potere senza passare per regolari elezioni? E cos’è il potere se non la capacità di decidere e agire? Del resto, non è il primo politico ad avere raccontato quello che è successo. Ecco cosa disse il senatore Garavaglia (prontamente riportato da questo blog già nel 2012, quando il Paese ancora dormiva e i signori che oggi si scandalizzano facevano gli europeisti con la coda tra le gambe, con il coraggio di un lombrico):

 

La Troika (BCE, UE e FMI) minacciarono il Parlamento di non comperare per due mesi Titoli di Stato italiani, nel caso non avesse dato il suo sostegno al Governo Monti. E oggi sappiamo, grazie alle parole del Ministro Orlando, che continuarono a minacciare la stessa cosa quando fu il momento di approvare la modifica costituzionale del Pareggio di Bilancio. E, immaginiamo, lo stesso accadde al momento della ratifica del MES e della ratifica del Fiscal Compact. La distruzione della nostra democrazia si è perpetrata mentre i grandi organi di informazione, come il Corriere della Sera, ne davano notizia con cinque righe e mezza a pagina 7. E no, non c’era nessun baratro: la differenza di 2 punti percentuali sugli interessi da pagare sulle nuove emissioni di debito, che per l’anno 2011 sarebbe stata di 3/400 miliardi, ci sarebbe costata 5 miliardi in più, oltre agli 80 annuali. Non era niente, per un grande Paese come l’Italia. Questo era il costo dello spread che fece gridare la stampa italiana al “Fate presto!” e legittimò la destituzione di un governo e l’avvento di quello dei banchieri.

E tuttavia va rilevato che anche le scuse di Zagrebelski, che dice che ai tempi dell’approvazione del Pareggio di Bilancio nessuno ha levato la propria voce perché “non ci siamo accorti!“, non sono accettabili. Io me n’ero accorto, professor Zagrebelski, e insieme a me tutti i miei lettori, e insieme a loro tutti i lettori in rete che gridavano alla perdita di sovranità mentre tutti, dai grandi organi di informazione ai grandi intellettuali, tacevano perché l’imperativo era non mettere il bastone tra le ruote agli usurpatori, lasciar fare e bollare come pazzi e complottisti tutti quanti non facevano altro che vedere e dire quello che era sotto agli occhi di tutti.

Non ci sono scuse, per nessuno. Ed è questo il motivo che mi ha spinto a reagire quando ho visto Di Maio sedersi a tavola, a porte chiuse, con i direttori e i presidenti della Trilaterale di Monti, o fare appelli alla finanza internazionale, oppure quando ho visto stralciare punti dal blog di Grillo in ossequio alla nuova linea di Borrelli (M5S) che indicava il problema dell’Europa nei Governi nazionali e non, a priori, nel ricatto e nel furto che i cittadini italiani hanno subito (con il plauso di Mario Monti stesso), una posizione che purtroppo è stata assunta di recente anche da Laura Ferrara (anche lei europarlamentare M5S), che ha sostenuto in questo interventoche la Commissione Europea (uno dei tre elementi della Troika) ha bene agito, ma che “il nodo cruciale sta nel Consiglio Europeo, ovvero nei Governi dei singoli Stati Membri“, rei di non dialogare tra di loro. Assumere queste posizioni, per chi ha fatto campagna elettorale per l’abolizione del Fiscal Compact e del Pareggio di Bilancio, in un ottica No Euro, è rinnegare il patto con gli elettori e, soprattutto (nella migliore delle ipotesi), non avere capito niente di quello che è successo in questi ultimi 5 anni ai nostri diritti.

E comunque, adesso che un pezzo del Governo italiano dice esplicitamente che c’è stato un colpo di Stato in questo Paese: a quando il recupero totale della nostra sovranità, a partire da quella monetaria, passando per quella politica, per quella alimentare e per qualunque altra sovranità, qualunque sia il prezzo da pagare per smettere di essere le marionette di tecnocrati, finanzieri, speculatori, affaristi ed élite sovranazionali costituite da traditori vili e riprovevoli?

Fonte:  http://www.byoblu.com/post/2016/09/18/andrea-orlando-confessa-governo-sotto-ricatto-bce-sul-pareggio-di-bilancio.aspx

inserito in data 25/07/2017 ore  22.50 da  DomaBlog

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