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La jihad di Repubblica

Repubblica, il quotidiano della sinistra, ha lanciato una raccolta firme per far chiudere i battenti ai gruppi politici considerati fascisti/xenofobi.

Renzi sentenziò chiaramente come chiunque non fosse affiliato al Pd dovesse essere considerato di destra e quindi una bestia, a quanto pare Repubblica, attrezzo di propaganda dei governi di sinistra ha pensato di cominciare una crociata volta alla repressione di tutto ciò che, unilateralmente, l'organo di stampa reputi fascista/xenofobo.

Non solo quindi, nella democrazia di Renzi (ma i predecessori del suo partito non furono da meno) un quotidiano può essere elevato a Ministero della verità, che ricorda da vicino la profezia di Orwell nel libro 1984, ma anche a tribunale del pensiero.

Secondo questo assunto del premier non eletto e considerato il 40% di consenso accordato al suo partito alle elezioni europee (assimilate de facto a quelle politiche nazionali sempre secondo decisione insindacabile del Partito Democratico) in Italia il 60% della popolazione è da considerarsi eretica/bestia, fuorilegge.

Come "democraticamente" annunciato da Renzi, è sufficiente non condividere il pensiero unico piddino per essere passibili di persecuzione per reato di opinione, in quanto automaticamente iscritti nel registro delle bestie che si possono tranquillamente macellare. Mi avevano insegnato che in democrazia la libertà di pensiero fosse garantita, a quanto pare sono ammesse deroghe a questo principio, deroghe "giuste" per tappare la bocca agli eretici. Gradirei mi si spiegasse quali siano le differenze con i regimi che, secondo le accuse, gli eretici del pensiero unico intenderebbero imporre.

Già perché la logica dei moralmente superiori è l'unica che deve trovare legittimità, l'unica che può arrogarsi il diritto di esistere anche a costo di ricorrere alla repressione, proprio ciò che i moralmente superiori imputano essere un pericolo mortale qualora il loro pensiero unico dovesse venire messo in discussione.

Di recente sono stati mandati all'ospedale tre ragazzi colpevoli di appartenere al FUAN, gruppo politico universitario non di sinistra, al quale come previsto per tutti i gruppi universitari era stata assegnata un'area per le loro attività. Episodio non isolato e tanto per comprendere fino a che punto si auto-legittimano ad agire in nome di una fantomatica lotta al "fascismo".

Ed ecco che chi è contrario a MAFIA CAPITALE, la logica piddina lo descrive come uno xenofobo che auspica lo sterminio dello straniero, chi è contrario ai matrimoni gay è un omofobo, quasi richiedesse l'incarceramento e l'isolamento degli omosessuali, esprimere solidarietà ai palestinesi diventa inneggiamento all'olocausto ebraico, e così via, di demonizzazione in demonizzazione impongono il loro pensiero unico,d'altronde, come ha detto Renzi, un pensiero difforme non è tollerabile in quanto "bestiale".

Nel regno di Renzi, ancora più che nei precedenti domini di sinistra, sono state cancellate le rimanenti tutele dei lavoratori, vi è una disoccupazione nell'ordine del 47,6%, (11,8% tasso ufficiale disoccupazione + 35,8% di inattivi) 8 suicidi al giorno anch'essi censurati dalla stampa, è stata quasi annientata la sanità, eliminate le pensioni, MA VENGONO SALVAGUARDATE LE BANCHE con i soldi di contribuenti e correntisti in modo coercitivo.

Questi punti non sono certo esaustivi per descrivere la tragica situazione italiana, ma a quanto pare sono i principi cardine della democrazia di sinistra da proteggere con ogni mezzo dai "fascismi". Curioso come si giustifichi l'intolleranza totale per evitare che fantomatici politici futuri la possano imporre, suona molto come la guerra al terrorismo per la quale sono state cancellate molte libertà personali. La prossima iniziativa sarà per la reintroduzione dei gulak (presidiati da Eurogenfor) e delle purghe staliniane?

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