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DAL P.C.I. al P.D.S. arrivando al P.D. Scopriamo le carte


In questi anni si parla tanto di crollo del comunismo, della sua trasformazione e della sua conversione in una forza politica nuova. Cosa vi è di vero in questo? Nulla! Se si scoprono le origini del comunismo, se si tengono presenti le finalità e le direttive che i suoi burattinai gli hanno tracciato e imposto, allora, si deve concludere che le metamorfosi del comunismo, avvenute in questi ultimi tempi, non sono altro che l’inesorabile svolgersi di un copione già scritto da registi occulti che, tramite gli attori di turno, deve essere recitato fino in fondo!

Tutti, ormai, sono testimoni della situazione tragica e inaudita che sembra superare tutte le altre pagine della nostra travagliatissima storia d’Italia. Per questo, noi diciamo che non è lecito disertare il campo della politica, soprattutto perché più che mai ne è stata interessata l’area cattolica e la stessa Fede cristiana. Non si tratta, quindi, di avere il “pallino” o il cosiddetto “hobby” di darsi alla politica, ma semplicemente di adempiere il proprio dovere di “uomini-cristiani” e proprio perché «l’uomo è naturalmente ordinato alla Società Civile» (Leone XIII “Immortale Dei”), per cui, per amore di Dio e le sue leggi, per amore del prossimo e per amor di Patria, non dobbiamo lasciarci irretire nei giochi sporchi, ma astuti, dei nostri avversari, detti sommariamente “laici”, il cui loro scopo, però, sta nello smagrire fino allo sfinimento le nostre file, già assottigliatissime, per irrobustire le loro che s’intitolano pomposamente di “progresso”, ma che sono, invece, collegate a forze anti-cristiane e con finalità eversive contro Cristo e la Sua Chiesa!

Ed è così anche il PDS, che tanti sciocchi, o ingenui, o ignoranti, vorrebbero mettere a trazione delle forze cattoliche, già fatte rimorchio più d’una volta!

Nata dall’odio contro Dio e la sua Chiesa, la strategia comunista non ha mai mutato i suoi intenti e non ha mai subìto deviazioni. Questa costante e insidiosa strategia va semplicemente compresa nelle sue diverse fasi, tutte, però, necessarie per raggiungere lo scopo finale.

La “strategia comunista”

Per conoscere a fondo la “strategia comunista” non vi è metodo migliore che cedere la parola agli stessi ideatori e burattinai del comunismo: gli alti iniziati e i Capi Incogniti della Massoneria!

Dall’alto della sua posizione di Capo d’Azione Politica della Massoneria Universale, il Nubius, in una sua direttiva segreta del 1819, così scriveva: «Il nostro scopo finale è quello di Voltaire e della Rivoluzione francese, cioè l’annichili-mento completo del cattolicesimo e della stessa idea cristiana»1.

Per ben 150 volte, Voltaire, nella sua corrispondenza privata2, aveva lanciato la sua parola d’ordine: «Schiacciate, schiacciamo l’infame!». E l’“infame” altro non era che Gesù Cristo e la sua Chiesa!

Nel 1901, in un discorso a Tolosa, ilmassone socialista francese Viviani, esponeva a chiare lettere i termini di questo conflitto strategico con le parole: «Noi non ci troviamo solamente di fronte alle Congregazioni (religiose), ma in faccia alla Chiesa cattolica. (...). (Il conflitto è quello) in cui il potere spirituale e il potere temporale si contendono prerogative sovrane, e cercano, disputandosi le coscienze, di conservare sino alla fine la direzione dell’umanità! (...). (La battaglia è tra) la società fondata sulla volontà dell’uomo e la società fondata sulla volontà di Dio. (...). Le Congregazioni e la Chiesa non vi minacciano col loro modo di procedere, ma bensì con la propag-azione della fede»3.

Dunque, quale la strategia da adottare? quale il fine? Risponde lo stesso Viviani: «Sostituire la religione cattolica con la “religione dell’umanità”»! 4

Da secoli, la Massoneria tende adinstaurare con ogni suo mezzo la Religione dell’Umanità! Ma cosa intende essa col termine “umanità”?

In un’opera, edita a Friburgo, il Padre Patchtler ha dimostrato molto bene il significato che la Massoneria dà alla parola “umanità” e l’uso che essa ne fa: «Questa parola, nella bocca (della Massoneria) (...) esprime l’indipendenza assoluta dell’uomo nel dominio intellettuale, religioso e politico; essa nega per lui ogni fine soprannaturale, e domanda che la perfezione puramente naturale della stirpe umana sia incamminata verso le vie del progresso. A questi tre errori corrispondono tre tappe nella via del male: l’Umanità senza Dio, l’Umanità contro Dio, l’Umanità che si fa Dio»5.

Ecco la strategia comunista posta in breve formula! Ecco le “tre tappe” che il comunismo deve percorrere! Ed ecco l’inconfutabile conferma che tale strategia è stata formulata nel segreto delle retro-logge massoniche: in un estratto dell’istruzione segreta, data dai Capi Incognitidella Massoneria al generale Giuseppe Garibaldi6, undocumento a cui dobbiamo uno dei più bei lumi usciti dalle tenebre della Massoneria, si legge: «L’uomo è, ad un tempo, Dio, Pontefice e Re di se stesso (...). La Framasso-neria, sintesi perfetta di tutto ciò che è umano, è, dunque, Dio, Pontefice e Re dell’Umanità. (...). Per questo, i nostri gradi hanno una triplice classificazione, secondo che essi sono chiamati a combattere ciò che i nostri implacabili avversari, i clericali, osano chiamare loro Virtù, loro Morale e loro Autorità»7 .

Questa triplice classificazione dei gradi massonici, come magistral-mente dimostrato da Mons. Leone Meurin, Arcivescovo di Port Louis, nella sua opera: Framassoneria sinagoga di Satana, è l’idea madre dei 33 gradi, divisi in tre serie di undici, della Massoneria di Rito Scozzese, e cioé: “L’uomo-Dio”, “L’uomo Pontefice” e “L’uomo Re”. Nel loro significato perverso e satanico, questa triplice classificazione corrisponde ai tre sacramenti del Battesimo, dell’Ordine e della Confermazione della Chiesa Cattolica 8!

Quindi, per combattere la Virtù cattolica, la Massoneria forma “l’Uomo perfetto”, e cioé: «L’uomo indipendente dai rimorsi della sua coscienza e dal timore di Dio; l’uomo fatto “simile all’Altissimo”, (...) l’uomo indiavolato (...). Ed è così che l’uomo, secondo la Massoneria, compie i propri Doveri verso se stesso!»9.

Poi, per combattere la Morale cattolica, la Massoneria forma “l’Uomo-sacerdote”, e cioé: «L’uomo che è chiamato a propagare la menzogna, il vizio e i sacrilegi a cui è stato iniziato, e a compiere, così, ciò che la Massoneria chiama “i Doveri dell’Uomo verso il Prossimo”»10.

Infine, per combattere l’Autorità cattolica, la Massoneria forma “l’Uomo-Re”, e cioé l’uomo che scopre la “vera religione”: l’adorazione di Satana e di se stesso, e la trasmette al resto dell’umanità: «L’uomo satanizzato e creato Pontefice, (...) diviene Re (...) satanico dell’universo. Egli è completamente arruolato nella famiglia, nel sacerdozio e nella dignità reale (...) del Principe delle Tenebre. Ed è così che la Massoneria gli insegna a compiere “i suoi Doveri verso Dio”»11!

Dalle tenebre delle retro-logge massoniche, le “tre tappe nella via del male”, “l”Umanità senza Dio”, “l’Umanità contro Dio” e “l’Umanità che si fa Dio”, sono calate all’interno dell’ideologia comunista costituendone la spina dorsale; ne hanno fissato i metodi e ne hanno scandito le fasi, mantenendo sempre l’irrinunciabile meta: la distruzione della Chiesa cattolica e della civiltà cristiana!

tre simboli satanici dello stemma del PDS

A questo punto, ci si può chiedere: «Cos’èil “PDS”?». E’ realmente una forza politica nuova? Ha ancora legami col “vecchio” comunismo? Cos’ha più a che fare, questo Partito, con la “strategia comunista”?

A questo riguardo, è interessante notare come le tre “tappe nella via del male” della Massoneria, vere matrici del comunismo, siano rappresentate dai tre simboli dell’attuale stemma del PDS! un PDS che è ancora comunista! un PDS che non solo non ha spezzato i legami con la strategia comunista, ma che, addirittura, ne incarna l’ultima “tappa”, quella più pericolosa! quella più satanica!

Vediamo e analizziamo questi tre simboli.

Nello stemma del Partito Comunista Italiano, sin dalla sua fondazione, appaiono i due simboli della “stella a cinque punte” e quello della “falce e martello”. Col recente cambiamento di nome del PCI in PDS, a questi due simboli ne è stato aggiunto un terzo: la “quercia”. Conl’aiuto di questi simboli, dei quali il comunismo ha sempre fatto un uso fideistico, risulterà facile riconfer-mare il vero ideatore e il vero controllore del comunismo di ieri come quello di oggi: la Massoneria, la quale, con tale simbologiaha voluto marchiare la sua “creatura” e porre in “effige” le tre tappe della sua strategia per la totale distruzione della civiltà cristiana!

La “Stella a cinque punte”

Nella Bibbia si legge questo passo: «Il Signore parlò a Mosè e gli disse: “Tu farai un’arca di legno di Setin (Acacia) (...); farai pure il coperchio dell’Arca (...). Porterai alle due estremità due Cherubini (...), e, di là, io ti darò i miei ordini. Io ti parlerò di sopra il propiziatorio, di mezzo ai due Cherubini (...) per farti conoscere tutto ciò che vorrò comandare ai figliuoli d’Israele”»12 .

«Lucifero ha scimmiottato quell’Arca dell’Alleanza nel Baphomet. I due cherubini sono sostituiti da due corni. In mezzo a questi due corni arde la fiamma (la Stella Fiammeggiante) indicando Schekhinah, la presenza del Dio-Fuoco che, di là, dà ordini (...) facendo sapere tutto ciò ch’egli vorrà comandare ai figli della Vedova (cioè ai massoni)»13.

II massone Constant, riguardo al Baphomet, afferma: «Diciamo arditamente e altamente che tutti gliiniziati alle scienze occultehanno adorato, adorano e adorerannosempre ciò che è significato da questo simbolo»14.

In fronte al Baphomet appare la Stella Fiammeggiante, la Stella a cinque punte, o Pentalfa masso-nico, con incisa la lettera “G”. Questa stella indica la presenza di Satana e della luce che egli irradia sulla Massoneria, mentre la lettera “G”, che per gli alti iniziati sta per “Gnosi”, indica il culto di Satana15.

Da questo culto nasce la “Religione massonica”: «LaReligione Universale massonica, quella che, riconoscendole tutte, nega il principio di contraddizione, è proprio la religione satanista, che adora Satana o Baphomet, il “dio” della testa di becco che, nella mostruosità delle sue forme, concilia il contrastante e l’inconciliabile»16.

La “Morale massonica”, che ne consegue, perciò, è quella che espone John Symonds: «Abiura la fede e abbandonati a tutti i piaceri (…). Glorifica Baphomet; è lui il vero dio! Rinuncia al cristianesimo e fa ciò che vuoi!»17. E’ la stessa “Morale” che sintetizza Mons. Meurin: «L’adorazione di Satana e del Fallo: ecco i due perni intorno ai quali ruotano tutta la dottrina e la morale, la teoria e la pratica della Massoneria»18. Giudizio identicoespresso dallo studioso gesuita F. Giantulli: «... il culto fallico massonico non si limita alle irriverenze, (...). I massoni si dedicano ad un vero e proprio culto del fallo, fatto di cose concrete e non di simboli, fino ad ispirare ad esso una vera e propria morale e conformare a questa i propri comportamenti»19.

E’ sempre la Stella a cinque punte l’emblema di questa morale immonda! E’ il massone Gorel Porciatti che ce lo dice: «(La Stella a cinque punte), se rovesciata (...), diventa il simbolo dell’animalità degli istinti immondi; in essa, così rovesciata, si può inscrivere la testa di un becco (la testa del Bapho-met)»20.

Il massone Jules Doinel, fondatore e vescovo della “Chiesa Gnostica”, nel suo libro Lucifero smascherato, è ancora più esplicito: «La Stella fiammeggiante è Lucifero stesso»; e aggiunge che a ciascuna delle punte della Stella corrisponde uno dei cinque sensi dell’uomo: «La vista è la percezione del mondo luciferiano. L’odorato è del “buon odore luciferiano”. Il tatto è la percezione dell’azione demoniaca sulla carne e sullo spirito. Il gusto è la percezione anticipata del pane e del vino satanici che, più tardi, il cavaliere (massone) Rosacroce deve rompere e bere nella cena del18° grado. L’udito è la percezione della voce di Satana»21.

Il Pentalfa, o Stella a cinque punte è, insieme alla squadra e al compasso incrociati, il principale simbolo della Massoneria; quello con cui essa più frequentemente ama marchiare le proprie conquiste e simboleggiare il proprio dominio. E’ la stessa stella che ricopre la bandiera degli USA; è la stessa che, dipinta di rosso, contrassegna la rivoluzione bolscevica, è la stessa che campeggia sul sigillo della Repubblica Italiana e sulle bandiere della maggior parte degli Stati. Questa è la stessa stella che compariva sullo stemma dell’ex PCI ed è sempre la stessa che compare, oggi,sullo stemma del PDS!

La Stella a cinque punte, quindi, è il sigillo della Massoneria e il marchio della Bestia (Satana); in altre parole, la Stella a cinque punte simboleggia la prima “tappa nella via del male”: quella che individua “l’uomo indipendente dai rimorsi della sua coscienza e dal timor diDio”; “l’Uomo senza Dio”,“l’Uomo-Dio”, cioé “l’Uomo-satanizzato”!

La “falce e martello”

«Falce e martello sono entrambi simboli massonici, presenti nel “quadro di loggia” già nel primo grado di iniziazione, quello di “Apprendista”, in forma separata di martello e falce di luna. Altro che alleanza tra operai e contadini! Il martello (...) simboleggia il potere la forza con lo stesso significato del pugno chiuso. La falce, invece, è l’emblema della filosofia, intesa come surrogato assoluto alla religione (...)»22.

Ecco la funzione del martello del comunismo: il massone Mauro Macchi così scriveva nella Masonic Review del 1874: «La chiave di volta di ogni sistema opposto alla Massoneria è il sentimento trascendentale che trasporta gli uomini al di là della vita presente (...). Finché questo sistema non sia distrutto dal martello della Massoneria, avremo una società di povere creature ingannate, che tutto sacrificano per ottenere la felicità in una esistenza futura»23.

Dovunque il comunismo abbia raggiunto il potere, il “martello della Massoneria” non ha conosciuto sosta nel perseguitare “quelle povere creature ingannate”, torturandole, mettendole a morte e seminandone di cadaveri intere nazioni! Dove questa politica genocida del “martello” non è stata direttamente applicabile, il comunismo ha ripiegato sulla politica della “falce”; quella propugnata da Engels, e cioé il lavoro lungo e paziente teso a organizzare ed “educare” la popolazione per ottenere il declino della religione24ed estirpare, poi, il fondamento cristiano della società.

Ma le direttive provenivano sempre dai vertici della Massoneria! Così, infatti, si esprimevano i suoi “Capi Incogniti”, nella citata lettera al generale Garibaldi: «... è la Religione che deve essere il pensiero costante dei tuoi assalti; perché un popolo non ha mai sopravvissuto alla sua Religionee perchéuccidendo la Religione noi avremo in mano e la Leggee laProprietà (...)»25.

Ma la simbologia della “falce e martello” non si esaurisce in quanto abbiamo già esposto. E’ sempre nel segreto delle Logge che si può scoprire un altro significato più profondo: quello di “Rivoluzione Sessuale”; una rivoluzione che fa leva sul sessoutilizzandolo, unicamente, come strumento di perversione del popolo!

Il simbolo della “falce e martello” nel suo significato di perversione sessuale, si può desumere dall’interpretazione sulla natura dell’uomo della leggenda di Hiram illustrata da Mons. Meurin26: questo simbolo non è altro che l’insieme delle lettere “G” e “T”, rispettivamente simbolo della “copula tra uomo e donna” e del “culto del fallo”, capovolte e fra loro incrociate, e stilizzate sotto le forme di unafalce e di un martello per rendere irricono-scibile il loro significato scabroso e immondo!

Ecco lo stesso significato presentato, ancora, a chiare lettere: «(La lettera) “G” significa Generazione, cioè i simboli e gli atti dei culti fallici dell’antichità, l’umanità scesa nel fango, nel regno inferiore della scimmia che reputa sua ante-nata; donde la soppressione della vita soprannaturale»27.

Ora, è interessante leggere il “Dizionario massonico” del massone Luigi Troisi dove, illustrando la croce uncinata, spiega che la svastica «in Massoneria è una delle rappresentazioni G.A.D.U.» 28, vale a dire il Grande Architetto dell’Universo, il dio della sètta, Satana; e, citando la rivista ufficiale della massoneria italiana, Hiram, aggiunge che la svastica “simboleggia la copula tra l’uomo e la donna”

Tra la lettera “G” e “T”, che incrociate formano la “falce e martello”, e la “svastica”, quindi, per la Massoneria, sembra non esservi alcuna differenza di significato! Entrambi sono simboli di Satana e del culto del fallo!

La “falce e martello”, quindi, è l’effige del programma della Massoneria per l’opera di corruzione dell’intera popolazione; cioé è il simbolo della seconda“tappa nella via del male”: quella dell’uomo che “combatte contro Dio”; quella che deve “combattere la morale cattolica”, per assolvere, in talmodo, secondo la Massoneria, ai “Doveri dell’Uomo verso il prossimo”!

Lo aveva scritto lo stesso Capo d’Azione politica della Massoneria Universale, il Nubius, in una sua direttiva segreta del 1838: «Or è deciso nei nostri Consigli che noi non vogliamo più cristiani; dunque, non facciamo martiri! ma popo-larizziamo il vizio nelle moltitudini. Che lo respirino con i cinque sensi, che lo bevano, che se ne saturino...»29.

Le parole d’ordine della Massoneria sono: Libertà, Eguaglianza, Fratellanza. Per i massoni, Libertàsignifica distruzione di ogni autorità civile, ecclesiastica e domestica; Eguaglianzavuol dire la distruzione di ogni dignità, dignità reale e di sacerdozio; Fratellanzaimplica la distruzione dei vincoli della Patria, della famiglia e della proprietà»30 .

Sono gli stessi Capi Incogniti della Massoneria che “svelano” al massone Garibaldi il vero significato di queste parole: Libertà,Uguaglianza, Fratellanza; e sono sempre loro che affermano che è solo scatenando “le passioni umane”, “gli appetiti umani” e “gli odii umani” che la Massoneria riuscirà a sconvolgere la civiltà cristiana31!

Per la realizzazione di questo programma, venne fondata, il 1° maggio 1776 32, dall’Alta Finanza, capeg-giata dalla famiglia dei banchieri ebrei Rothschild33, una sètta satanica: l’Ordine degli Illuminati di Baviera che, nel giro di breve tempo, assunse il controllo delle più svariate obbedienze massoniche34.

Il programma segreto di questo Ordine condensava in sei punti le sue direttive sataniche:

1)abolizione della Monarchia e di ogni altro Governo legale;

2)abolizione della proprietà privata;

3)abolizione del diritto di eredità privata;

4)abolizione del patriottismo e della lealtà militare;

5) abolizione della famiglia, cioè del matrimonio come legame permanente, e della moralità familiare; permesso di libero amore; l’educazione dei figli da affidarsi alla comunità;

6)abolizione di qualunque

religione.

Ebbene, questo programma segreto lo si ritrova, nella sua quasi totalità, nel programma politico del “Manifesto Comunista” del 1848. Il comunismo, quindi, non è nato nel 1848, bensì nel 1776, perché le sue radici affondano nelle retro-logge massoniche dell’Ordine satanico degli Illuminati di Baviera, il quale sintetizzava il suo odio verso la Chiesa cattolica e la civiltà cristiana nelle celebri frasi: «(Dobbiamo) strangolare l’ultimo re con le budella dell’ultimo prete», e: «Dobbiamo distruggere tutto, senza riguardo, pensando solamente a questo: il più possibile e il più presto possibile»!

Non è, quindi, una sorpresa scoprire che i fondatori del comunismo internazionale appartenevano aquesta sètta satanica, si rifacevano alle sue idee e si alimentavano alle sue risorse finanziarie!

La “quercia”

Nel suo libro “Il chi è dei post-comunisti” l’autore Guido Quaranta scrive: «Poi, (Achille Occhetto) ha raccomandato di scovare, alla svelta, uno stemma capace di acquistare un valore sacrale e che, una volta riprodotto sui manifesti e sulle schede elettorali, risultasse di sicura presa: due caratteristiche necessarie per un partito di massa che ha fatto sempre un uso fideistico dei simboli. (...). E così, anche la ricerca del simbolo ha sfiorato i contorni dell’ossessione. E, infatti, solo al termine di un’altra spossante seriedi consulti, Occhetto ha deciso di ricorrere all’immagine di una quercia (...) e di deporre sul suo tronco il vecchio emblema con falce, martello e la stella»35.

Perchè il simbolo di una quercia? Lo stesso Occhetto, si era, precedentemente, così espresso: «Se ci fermiamo alla fase dell’agosto del 1789, se guardiamo a quel momento fondamentale della Rivoluzione che fu la “Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino”, non c’è dubbio: il PCI è figlio di questo grande atto della storia. E’ figlio della Rivoluzione Francese!»36.

Ecco, quindi, chi era il PCI di ieri e che cos’è il PDS, oggi: il figlio della Rivoluzione francese; il figlio della sètta satanica degli “Illuminati” e, quindi, del satanismo massonico, ossia di quella Massoneria che sta continuando la sua battaglia per creare una società fondata sulla volontà dell’uomo, contro la società che si fondava sulla Volontà di Dio! di quella Massoneria che ha ingaggiato, con la Rivoluzione francese del 1789, il conflitto tra i diritti dell’uomo contro i diritti di Dio! di quella Massoneria che ha tuttora la volontà di “sostituire alla Religione di Cristo la religione dell’umanità”!

«Nella stampa apologetica del testo della “Dichiarazione dei Diritti dell’uomo e del Cittadino”, le allegorie massoniche sono più che evidenti: domina, infatti, su tutta l’illustrazione, l’occhio nel triangolo, lo stesso che campeggia sulla piramide del fregio di sinistra del dollaro USA, e sul Gran Sigillo della Massoneria Italiana! domina il serpente che si morde la coda, sull’architrave, il simbolo della “Gnosi”, ossia del culto di Lucifero»37.

L’autorevole giurista massone, Ernesto Nys, afferma che la «Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del Cittadino» costituisce parte delle dottrine massoniche, le quali «sono in opposizione con ognireligione positiva», e «negano la legittimità di ogni sacerdozio e di ogni gerarchia»38.

Con la proclamazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino, la Rivoluzione francese abolì i Diritti di Dio mentre i suoi Ministri, che non riuscì ad affogare nel sangue, li esiliò in massa39!Decapitato e messo al bando il culto cattolico, la Rivoluzione lo sostituì con un altro culto: ilculto della Natura! Così descrive questo evento lo storico francese Enrico Delassus: «In fatto di religione, (la Rivoluzione) organizzò il culto della Natura. (...). Una nuova religione fu istituita, avente i suoi dogmi, i suoi preti, la sua domenica, i suoi santi. Dio fu sostituito dall’Essere supremo e dalla Dea Ragione; il culto cattolicodal culto della Natura. (...)»40.

Poi, venne il culto vero e proprio: «Nella festa del 10 agosto 1793, una statua della natura venne eretta sulla piazza della Bastiglia, e il presidente della Convenzione, Herault de Séchelles, le rivolse questo omaggio a nome della Francia ufficiale: “O Natura! sovrana delle barbare e delle colte nazioni, questo popolo immenso radunato ai primi raggi del giorno davanti alla tua immagine, è degno di te. Egli è libero; nel tuo seno e nelle tue sorgenti ha ricuperato i suoi diritti, si è rigenerato. Dopo aver attraversato tanti secoli di errori e di servitù, era pur necessario ch’egli entrasse nella semplicità delle tue vie per ritrovare la libertà ed eguaglianza. Ricevi, o Natura, la protesta dell’attaccamento eterno dei francesi alle tue leggi!”. (...). Dopo questa specie d’inno, unica preghiera, dai primi secoli del genere umano in poi,indirizzata alla Natura dai rappresentanti d’una nazione e dai suoi legislatori, il presidente riempì una coppa di forma antica, dell’acqua che scaturiva dal seno della Natura; ne fece delle libagioni alla Natura, bevette nella tazza e la porse agli inviati del popolo francese. Come si vede, il culto è completo: preghiera, sacrificio, comunione»41.

Nella festa dell’Essere supremo è la Natura che ricevette gli omaggi di Robespierre e dei rappresentanti della nazione. Già Massimiliano Robespierre aveva indicato la volontà dei rivoluzionari sul nuovo culto da istituire con queste parole: «Tutte le sètte devono confondersi da se stesse dinanzi alla religione universale della Natura»42. E fu proprio lui, Robespierre, che istituì il culto dell’Essere supremo, conferendogli, come simbolo, un “grande albero”!

Chi era questo “Essere supremo” che si presentava sotto la forma di un “grande albero”, che simboleggiava la Natura e che riceveva gli omaggi dei capi della Rivoluzione?

«Il conte d’Anthenaire pubblicò nella Revue catholique des institutions et du droit, un articolo in cui stabilì che L’Essere supremo, alla presenza e sotto gli auspicii del quale la Rivoluzione francese proclamò i Diritti dell’uomo, non era punto, nel pensiero dei principali Autori della dichiarazione, il Dio cui adora il cielo e la terra, ma Satana, il dio della Framassoneria, designato sotto questo nome di “Essere supremo”, nel linguaggio pieno di menzogne e di oscurità calcolate, che le logge usano per nascondere aiprofanile loro dottrine e il loro scopo»43.

La Tribune pedagogique ci fa sapere che: «Satana è il nemico della Chiesa cattolica. Per questo, egli è simpatico a molti. (...). Ma Satana, a titolo di protesta contro la dottrina ecclesiastica, rappresenta anche la Natura»44.

A questo punto, ci si può domandare: che relazione vi è tra la Dea Ragione, l’Esssere supremo, la Natura e il dio della Massoneria, il Baphomet, simbolo della coincidenza dei contrari?

Si può trovare una risposta solo nei documenti riservati agli alti gradi della Massoneria: «...i Gradi Ermetici e Cabalistici del Rito Scozzese ci insegnano che il Dio non manifestato è la Ragionepura; che il Dio manifestato è la Natura; che la simpatia dei contrari e la proporzione dell’invisibile col visibile costituiscono il Grande Segreto della Natura. (Il Baphomet)»45. Dunque, il culto dell’Essere supremo, della Dea Ragione, della Natura e del Baphomet non sono che espressioni diverse per esprimere la stessa realtà: il culto di Satana! la religione della Natura! la religione della Massoneria!

Così, per la Massoneria, la Natura divinizzata sostituisce Dio, e cioé, come afferma Tommaso Ventura: «LaMassoneria, data la sua essenza umanistica, non può professare che la razionale religione della Natura»46!

Il culto della Natura è l’attacco finale della Massoneria alla civiltà cristiana: l’effetto immediato è quello della scomparsa di ogni freno morale, della degenerazione dei costumi e dell’abbandono del rispetto per la vita umana. La ragione è chiara: «Il deismo professato da filosofi e Massoni non è altro che una divinizzazione della natura e più specialmente una divinizza-zione dell’uomo, il re della natura. Ora, una volta divinizzato, decretato “naturalmente buono”, l’uomo non sa più che farsi dei grandi dogmi cristiani (...). Per realizzare la sua felicità e quella dei propri simili, gli basta lasciare libero corso ai suoi desideri, alle sue ambizioni, alle sue passioni, specialmente a quelle che gli daranno i godimenti più forti»47. E ancora: «Nessuna meraviglia! Divinizzando la natura, si è logicamente portati a divinizzare tutte le inclinazioni della natura. Chi pretende vivere secondo la virtù, non vivendo che secondo la natura, fa molto presto a chiamare virtù quello che, in fondo, non è che vizio»48 .

Col culto della Natura, sotto l’emblema della quercia, la Massoneria inaugura la terza “tappa nella via del male”: quella della “Umanità che si fa Dio!”: un’Umanità che scopre la “vera religione”: “l’adorazione di Satana e di se stessa!”. E’ così che la Massoneria insegna all’uomo a compiere “i suoi Doveri verso Dio”!

All’insegna della “quercia”, quindi, il comunismo, dopo la fase della “falce” con la sua martellante propaganda atea e materialista, punta, ora,direttamente al dissolvimento spirituale ed umano della popolazione! Come durante la Rivoluzione francese, il culto della Natura portò alla degenerazione della gioventù e della morale cattolica49, così, oggi, il culto della Natura, il paganesimo ecologista, col suo odio contro Dio e contro l’uomo, lancia i suoi ripetuti assalti per far crollare, dall’interno, la nostra civiltà cristiana!

35Guido Quaranta, Il chi è dei post-comunisti, Rizzoli, 1991, pp. 45-46.

36Achille Occhetto in un’intervista all’Espresso del 29 gennaio 1989.

37Cfr. Giuli Valli, Il vero volto dell’immigrazione, Editrice Civiltà, Brescia, 1993, p. 71.

38Cfr. Ernesto Nys, Massoneria e società moderna, Bastogi ed. 1988, pp. 121-122.

39Così, lo storico gesuita, Agostino Baruel, descrive questo esodo: «Centotrentotto tra Vescovi e Arcivescovi e sessantaquattromila tra Curati e Vicari, condannati ad abbandonare le loro sedi e le loro Parrocchie, (...) tutti gli ecclesiastici, tutti i religiosi dell’uno e dell’altro sesso, privati del patrimonio della Chiesa e cacciati dai loro asili; i templi del Signore tramutati in vaste prigioni (...); trecento dei suoi preti massacrati in un sol giorno e in una sola città; tutti gli altri Pastori, fedeli al loro Dio, sacrificati o cacciati dalla loro Patria! (...); tale lo spettacolo che la Rivoluzione Francese ha presentato al mondo» (Agostino Baruel, Storia del Clero in tempo della rivoluzione francese, Tipografia Poliglotta, 1888, Vol I, p. 25).

40Enrico Delassus, op. cit., p. 72. (Le citazioni riportate da Delassus sul nuovo culto della Natura sono tratte dall’opera: A la Recerche d’une religion civile dell’abate Picard, pp. 133-144).

41 E.Delassus, op. cit., Vol. I, pp. 72-73.

42E.Delassus, op. cit., Vol. I, p. 72.

43Enrico Delassus, op. cit., Vol. I, p. 481.

44Citato in: EnricoDelassus, op. cit., Vol. I, p. 482.

45La Massoneria, Firenze 1945, documento riservato agli alti gradi, p. 137.

46Tommaso Ventura, Massoneria alla sbarra-Sua vera origine-Sua vera essenza, Roma, Atanòr, 1961, p. 81.

47J. Berteloot s.j., La Franc-Maçonnerie et l’Eglise Catholique 2 voll. Paris, Lausanne, Edition du Monde Nouveau, 1947, vol. I p. 67.

48J. Berteloot s.j., op. cit., p. 69.

49Durante la Rivoluzione Francese - per esempio! - il culto della Natura portò alla degenerazione della gioventù. «Nel suo Rapporto al Consiglio degli Anziani, Barbé-Marbois denunciava la gioventù scolaresca come quella che oltrepassava, nei suoi eccessi, tutti i limiti…» «…i defunti erano lasciati in balìa di “impuri becchini”, essendosi le famiglie abituate a “considerare gli avanzi di uno sposo, di un amico, di un padre, di un figlio o di un fratello (…) come quelli di ogni altro animale di cui si è sbarazzati». Nel 1800, il cittadino Cambry, incaricato dall’Amministrazione centrale della Senna di fare un “Rapporto” sullo stato delle sepolture a Parigi, credette necessario di pubblicarlo in latino, tanto vi era di vergognoso in questi barbari funerali. Spesso, i corpi erano dati in pascolo ai cani!» (Cfr. Enrico Delassus, op. cit., vol. I, p. 74). «I sepolcri (erano) violati, messi sotto sopra i cimiteri, le ossa disperse o gettate, a pieni carri, nel fiume…; i fanciulli che scherzavano con le spoglie dei trapassati e qualche volta con le ossa, e fin con la testa del loro padre o della loro madre»! (Cfr. Agostino Baruel, op. cit., vol. II, p. 52).

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