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LETTERA ALLA PROFESSORESSA CHE HA DICHIARATO CHE TUTTI I POLIZIOTTI DEVONO MORIRE PERCHÉ DIFENDONO I


Cara Professoressa, lei dovrebbe insegnare ai nostri figli il rispetto verso le istituzioni, e la giustizia, mentre con la sua dichiarazione dice che tutti i poliziotti o forze dell'ordine che compiono il loro servizio per la difesa della sicurezza della città e delle persone oneste , devono morire. Il suo linguaggio mi fa solo pensare che lei la sua Laurea se le presa con i punti della SPESA, PENSO che lei non ha rispetto per coloro che combattono giorno dopo giorno rischiando la propria vita per la difesa del territorio. Lei non ha cuore con quelle sue dichiarazioni ha umiliato e offeso non solo chi scende in piazza con la divisa , ma ha offeso chi gli sta vicino, (Mogli. Madri. Padri, Mariti, figli, Nipoti etc etc). Ma si sa che poco gli interessa, lei vuole solo violenza, una violenza ipocrita, una violenza che non ha senso, il fascismo e' morto quasi 80 anni fa, questi gruppi che sono in campagna elettorale sono partiti che devono avere la possibilità di dire la loro, tutto questo e' detto nella costituzione che lei ama

tanto ma che spesso come molti dei suoi amici di colore politico si dimenticano,in questa costituzione c'e' l'articolo 21 dove cita : Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili. In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo d'ogni effetto. La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica. Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.. Ora vorrei chiedere a lei come si sente a vedere uomini in divisa che perdono la vita per lottare contro mafie, contro terroristi, ragazzi che si impegnano per difendere anche la sua sicurezza? Io ho indossato la divisa e ho rischiato più volte la vita e sono Uno di quelli che ti infastidiscono tanto quando te li trovi accanto al bar perché pensi che per noi poliziotti un caffè non sia un diritto, mentre tu hai diritto della pausa e puoi bere quel cazzo di caffè, anche mentre dovresti stare a scuola. Io sono stato uno di quei sbirri come lei ci chiama che al mattino salutano i figli e la moglie, escono di casa pensando di andare a fare un lavoro normale… ma invece di tornare a casa per abbracciare i loro cari, e inizia a squillare il telefono… ininterrottamente…per ritornare in servizio subito per difendere i cittadini. Io ero uno di quelli che puzzano di schiavitù, che fa quasi vergogna salutare in pubblico, che suscitano disprezzo perché sono uomini delle istituzioni… Io ero uno di quelli che quando torni a casa di notte e vedi passare davanti al portone, ti rassicura… la paura lascia il posto ad un sorriso, la chiave entra veloce nella serratura ed è tutto a posto…Io ero e sarò sempre uno di quelli che si è cucito quella divisa addosso e che se uno ha bisogno, corre come un matto per salvarlo senza mai chiedersi chi sia, che cosa abbia detto o fatto… Io ero Uno di quelli che anche se sanno che a chiedere aiuto è il più bastardo di tutti, rischiano la vita pur di aiutarlo… Io ero Uno di quelli che chiami quando hai paura, ma loro paura non ne devono avere… mai… Io ero uno di quelli abituati a prendere schiaffi ed umiliazioni dalla vita, ma che gli basta un sorriso di un anziano o di un bambino per rialzare la testa ed andare avanti sempre più fieri della divisa che indossavo… Io ero uno di quelli che quando un collega muore sul lavoro non fa notizia, come se fosse normale… come se fosse giusto… Io ero uno di quelli che sanno che anche per lo Stato siamo carne da macello e valiamo meno di un bandito che viene ferito mentre ruba di notte in una casa, per il quale si riempiono pagine di giornali e si sollevano interi schieramenti politici… Ecco… questo e' la vita di un uomo in divisa, la vita di un fottuto sbirro, un infame, un bastardo… come lei ci definisce e ci etichetta, ah dimenticavo siamo anche etichettati FASCISTI. Guardi cara professoressa che questi uomini e donne che indossano la divisa sono padri e madri che con il loro lavoro cercano di trasmettere serenità ai cittadini ai propri figli e a quest'ultimi insegnano l’importanza dei valori per cui ogni giorno i loro genitori si trova a combattere in questa nostra Italia..» Grazie ancora professoressa ma io Domenico Marigliano sono fiero e orgoglioso di far parte della famiglia delle forze dell'ordine di questo paese. Con affetto le auguro un futuro roseo e una grande carriera politica perché per questo che lo fa no perché crede in quello che sta facendo o dicendo.

Domenico Marigliano ex Poliziotto Penitenziario in pensione.

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